Querela

Cos’è

È l’atto con il quale la parte lesa chiede all’Autorità Giudiziaria competente la posizione del colpevole. Per procedere in ordine ad alcuni tipi di reato, che attengono alla sfera strettamente personale dell’offeso (percosse, lesioni, ingiuria, diffamazione, violenza sessuale, truffa, appropriazione indebita e altro), la decisione sull’instaurazione di un procedimento penale è rimessa inoltre  alla stessa parte lesa. Senza querela di parte, il procedimento non può essere iniziato, per mancanza di una condizione di procedibilità.

La querela (art. 336 c.p.p.) è dunque un atto facoltativo, attraverso il quale la persona offesa, o altro avente diritto (ad esempio il genitore del minore di quattordici anni), manifesta la volontà che si proceda in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato.

La querela deve essere presentata entro tre mesi dal fatto o dal giorno in cui l’offeso ne ha avuto notizia. Si tratta di un termine perentorio, la cui inosservanza comporta la decadenza dal diritto di proporre querela.

La legge prevede la possibilità che la persona offesa sottoscriva una espressa rinuncia alla facoltà di presentare la querela. Inoltre, una volta presentata (e salvo che in alcune ipotesi  eccezionali), la querela può essere oggetto di  revoca con la conseguenza che, se il querelato accetta, viene posto termine al procedimento penale che nel frattempo si è instaurato. È quel che spesso avviene, lecitamente, quando la vittima del reato e l’accusato si accordano su forme di risarcimento, ma la decisione è sempre e comunque rimessa alla libera volontà della persona offesa. Si parla tecnicamente di  rimessione della querela: il querelante formula una dichiarazione con la quale, appunto,  revoca la propria richiesta di punizione nei confronti del querelato.

Per i reati di violenza sessuale è prevista una disciplina particolare. Il termine per presentare querela non è di tre mesi ma di sei mesi ed una volta proposta, la querela  è irrevocabile. La querela non è necessaria, traqttandosi di reati perseguibili d’ufficio.

Come si presenta e cosa occorre

Può essere presentata alla polizia giudiziaria:

  • Commissariato della Polizia di Stato
  • Stazione Carabinieri
  • Comando della Guardia di Finanza 
  • Comando della Polizia Municipale
  • Sezioni di P.G. presso la Procura della Repubblica.

 

Può essere presentata personalmente o tramite un avvocato, sia in forma orale sia in forma scritta. Se presentata in forma orale, dovrà essere documentata in un processo verbale dall’ufficiale di polizia giudiziaria ricevente. Se presentata in forma scritta, dovrà essere sottoscritta.

Può essere anche spedita per posta in piego raccomandato, con sottoscrizione autenticata.

La remissione di querela deve essere presentata alla polizia giudiziaria che l’ha ricevuta o al pubblico ministero. Successivamente alla fissazione della data dell’udienza dibattimentale, dovrà essere presentata alla polizia giudiziaria o al giudice che procede.